Storia

Il nome “Cerchi d’Acqua” richiama l’immagine di un movimento che si propaga: un gesto che rompe la superficie e genera onde sempre più ampie. È una metafora del cambiamento che nasce da un’esperienza individuale e si estende, coinvolgendo altre persone, relazioni e contesti. Rappresenta la forza trasformativa dell’ascolto, della relazione, del sostegno e della consapevolezza che si diffonde, creando connessioni e nuove possibilità.

LE PRINCIPALI TAPPE 

2000

Nasce il CAV Cerchi d’Acqua da un gruppo di donne con pluriennale esperienza sul tema. Vuole essere un luogo per la forza e la libertà femminile. Fin dagli esordi è promotore di iniziative e campagne di sensibilizzazione sul tema della violenza.

2001-2006

Cerchi d’Acqua pubblica:

  • Cerchi contro la violenza, quaderno di informazione e sensibilizzazione
  • Non voglio più vedere, opuscolo sulla violenza assistita
  • Libere di scegliere, un libro sull’esperienza del Centro e i percorsi delle donne

2007-2017

La cooperativa continua ad ampliare i percorsi, individuali e di gruppo, a sostegno delle donne.

Partecipa alla fondazione della rete dei centri antiviolenza nazionale D.i.Re, della Rete regionale e di quella coordinata dal Comune di Milano.

2018-2020

Diverse le iniziative a fianco dell’attività quotidiana del centro antiviolenza, che festeggia i suoi 20 anni con un video riassuntivo:

  •  Pari e… dispari, murales ad opera di Andrea Tarli per sfidare gli stereotipi di genere 

2021-2025

Cerchi d’Acqua prende parte a diversi progetti:

  • A Vele Spiegate, per sostenere l’autonomia lavorativa delle donne in uscita dalla violenza
  • Orphan of Feminicide Invisible Victim, progetto per l’avviamento e il monitoraggio di percorsi di sostegno psicosociale e/o psicoterapeutico idonei all’orfano/a, di cui Cerchi d’Acqua è capofila.
  • Interventi in moltissime scuole del territorio (vedi anche Sensibilizzazione)
  • Leo e Lea. Una storia come tante, graphic novel e animatic per sensibilizzare ragazzi/e sul riconoscimento e prevenzione della violenza.
  • She – Il mito della bellezza. Libere di essere oltre gli stereotipi, una mostra per riflettere sulla bellezza e sugli stereotipi che la circondano grazie alle foto di Isabella Cataletto.